Le fiabe come strumento per aiutarli ad affrontare la perdita
(articolo di Mirna Begnini)
La morte fa parte della vita stessa. Adulti e bambini sono circondati dalla morte; e anche se si tenta di crearne un tabù ed ignorarla, essa continua ad esistere.
Non possiamo chiuderla fuori dalla porta di casa, ma è utile parlarne e aiutare noi ed i figli a esprimere sentimenti, emozioni che emergono quando si affronta un lutto.
Il lutto si impone agli adulti come ai bambini, e per entrambi costituisce una grande prova e la presa di coscienza della nostra natura mortale. Spesso si tende a proteggere i bambini evitando di rispondere a domande come “Che cosa significa morire?” “Dove si va quando si muore?”.
Ai bambini è importante dire la verità, da calibrare in base all’età del minore.
Provando a pensare alle fiabe classiche con la loro versione rivisitata nei cartoni della Disney, possiamo notare come molti di questi iniziano con la morte di un genitore: Cenerentola, Biancaneve, Bambi o il Re Leone. Tutti i protagonisti di queste storie rimangono orfani.
Ora come allora, i libri e le fiabe possono aiutare gli adulti a trattare un argomento difficile come quello della morte spiegandolo ai propri figli.
In generale leggere una storia ai propri figli è un’attività piacevole e che può arricchire sia i bambini sia i genitori; inoltre attraverso la lettura si crea spesso un clima di intimità e di calore.
I bambini hanno bisogno di parole mirate e frasi aperte al dialogo che possano permettere di non far cadere nel silenzio l’esperienza traumatica che si sta vivendo, cercando di reagire e di elaborarla insieme.
Attraverso le favole, è più semplice trattare un argomento spiacevole.
Ecco un elenco di libri suddivisi per età
Età di lettura: da 3/4 anni
M. HOLZINGER, H. STÖLLINGER, Addio Anna, Edizioni Messaggero, 2001
Un libro illustrato che aiuta i bambini dai 3 anni in su a parlare di cose difficili come invecchiare e morire. La tata Anna è grande: sa cucinare, cucire e raccontare meravigliose storie di draghi. Durante il giorno si rende cura di un bambino, come se fosse la sua nonna. Un giorno Anna si ammala e il bambino si rende conto che sta per morire. Il ricordo di tutti i bei momenti trascorsi assieme lo aiuta ad alleviare il suo dolore. Il più consolante è la storia del drago con il baule magico che Anna spesso gli raccontava.
S. DE GREEF, Lacrime che volano via, Ed. Babalibri, 2009
Le lacrime vanno accolte, cullate e abbracciate per dare attenzione al bambino triste, solo così potranno volare via.
E. RAMÓN, Non è Facile, Piccolo Scoiattolo!, Kalandraka, 2011
Lo scoiattolo rosso era triste. Provava una grande malinconia perché la sua mamma era morta e pensava che non sarebbe stato mai più felice. Suo padre gli asciugava teneramente le lacrime, cercando di consolarlo, ma lo scoiattolino non riusciva a capire. Sapeva soltanto che lei non c’era più. Ci vorrà diverso tempo per elaborare il lutto e fondamentale sarà la presenza del suo migliore amico Gufo, che lo tiene sotto le grandi ali raccogliendo con discrezione le sue lacrime e l’empatia di papà scoiattolo.
S. SANTIROSI, Il treno, Logos, 2012
Il dialogo tenero e toccante fra un padre e una figlia, che devono imparare ad affrontare da soli il futuro, dopo la perdita della persona loro più cara, madre e compagna. Di fronte alle domande e ai dubbi della bambina, l’uomo si trova sprovvisto di risposte e sceglie la via della fiaba.
K. MEINDERTS, H. JEKKERS, P. GROBLER, Il cerchio della vita, Ed. Lemniscaat, 2009
Una storia piena di colore per spiegare, con serenità, come ogni esistenza un giorno, inevitabilmente, finirà.
W. ERLBRUGH, Un paradiso per il piccolo orso, Ed. E/O, 2005
Il libro racconta la storia di un piccolo orso alla ricerca del paradiso, per ritrovare i genitori morti. L’autore affronta con grande leggerezza, e splendide illustrazioni, un tema profondo e delicato come quello della morte.
Età di lettura: da 5/6 anni
A. BERTRON, Una mamma come il vento, Motta junior, 2001
Martino trova sempre le parole giuste al momento giusto: quelle per-non-farsi-pestare-i-piedi e quelle che fanno-dimenticare-tutto-quando-si-è-arrabbiati. A martino piace molto parlare con l’amico Dino. Quando la mamma di Dino muore, vorrebbe consolarlo, trovare le parole-che-fanno-bene, ma non ne è capace. Almeno fin quando non ascolterà i consigli di chi è più saggio di lui…
C. ZANOTTI, Il mare del cielo, Ed. San Paolo, 2004
Per ogni creatura c’è un tempo felice da passare nel mare dell’acqua e un’ancora più lungo e felice da passare nel mare del cielo. Non c’è che un modo di parlare della morte: come dell’altra faccia della vita.
G. MAAG, Il giardino, Edizioni Lapis, 2004
Valentina ha una vita bella, piena, con due genitori che le vogliono bene. Dietro la casa c’è il suo giardino, dove passa il suo tempo assieme al papà. Un brutto giorno, il padre di Valentina non tornerà più a casa: lo stupore, poi la disperazione e infine la rabbia e l’ira. Poi, quando ormai tutto sembra perduto, qualcosa succede allo steccato che circonda il giardino, invalicabile simbolo della chiusura dal mondo: come per magia diventa metafora del tempo che passa, che guarisce le ferite, che dona speranza.
K. CROWTHER, Io e niente, Almayer Edizioni, 2010
Lilà ha perso la mamma e si crea un amico immaginario per affrontare il lutto. Con il suo stile inconfondibile, Kitty Crowther ci racconta una storia di straordinaria intensità, fatta di un amore semplice e profondo che è pura poesia, cioè pura vita.
Età di lettura: da 7/8 anni
B. MASINI, Se è una bambina, Fabbri, 1999
La mamma e il papà sono stati portati via da un bombardamento. C’è una bambina sola che non vuole guardare in faccia alla realtà, che cerca nei pochi affetti rimasti – il nonno e il cane – un’ancora a cui aggrapparsi in un momento difficile. E c’è una mamma che da un mondo sospeso tra terra e cielo parla con la sua bambina, le sta vicina, cerca di aiutarla. Soprattutto a creare nuovi legami, che possano renderla forte e aiutarla ad andare avanti.
W. ERLBRUCH, L’anatra, la morte e il tulipano, Edizioni E/O, 2007
Già da molto tempo l’anatra aveva come un presentimento. “Chi sei? E perché mi strisci alle spalle di soppiatto?” “Bene, finalmente ti accorgi di me” disse la morte. “Sono la morte.” L’anatra si spaventò. Non la si può certo rimproverare per questo. “E adesso vieni a prendermi?”. Una bellissima fiaba, che aiuta i più piccoli a capire cosa vuol dire morire e i grandi ad accompagnarli in questo difficile percorso.
A. BEUSCHER, C. HAAS, Il viaggio sul fiume, Ed. Jaca Book, 2002
Leprotto, Orsetto, Elefante, Anatrella e Topino: un gruppo di amici per la pelle che devono far fronte a un fatto imprevisto. Uno di loro è costretto ad allontanarsi dalla compagnia e gli altri sperimentano un vuoto che non si aspettavano. Certo: dispiacere, domande, rimpianti sono la prima reazione. Poi… un concerto improvvisato dà loro una mano.
Età di lettura: dai 9 anni
A. FERRARA, Controvento, Ed. Falzea, 2008
La storia di Zelinda, una ragazza di sedici anni con un forte dolore interiore dovuto alla perdita improvvisa del padre, di cui si ritiene responsabile e che la costringe a vivere in un flashback di ricordi. Il senso di colpa e l’assenza di dialogo con la madre la conducono all’autolesionismo, alla prostituzione e alla droga nel disperato tentativo di cancellare il dolore. Finché qualcosa cambia e una luce illumina la sua strada buia: è il sorriso di Federico, grazie al quale scopre che è arrivato il momento di fidarsi, di affidarsi ancora a qualcuno, magari rischiando di soffrire nuovamente, ma di essere felice.